Vita e Politica

Classe ’71 vivo con la mia famiglia e svolgo la professione di avvocato a Ferentino. Il mio impegno civile inizia nel mondo dell’associazionismo: un’esperienza altamente formativa a livello umano e professionale che è stato lo stimolo a farmi entrare in modo attivo in politica.

Nel 2001 sono stato eletto per la prima volta come consigliere di opposizione nelle file del Partito Popolare e due anni dopo, con grande soddisfazione sono stato il primo degli eletti tra le fila del mio partito, la Margherita. Questo mi ha permesso di svolgere l’incarico di assessore alla Cultura, Turismo, Affari generali, Sport e Spettacolo. Un’attività, quella dell’assessore, che mi ha dato l’occasione di collaborare e conoscere tante realtà associative del territorio con le quali sono nate numerose iniziative, manifestazioni e kermesse che si svolgono tutt’oggi con una partecipazione viva e nutrita della cittadinanza. 

Il mio impegno è sempre stato rivolto al benessere della comunità e all’esaltazione di quelle che sono le peculiarità del mio territorio, perché sono convinto che la sinergia tra istituzioni, cittadini e associazioni sia la strada da seguire per una costante crescita sociale, economica e culturale. 

Questo bagaglio l’ho portato con me e arricchito quando nel 2013 ho avuto l’onore di essere eletto, per la prima volta, sindaco della città di Ferentino, riconfermato poi nel 2018. 

Un’esperienza esaltante, impegnativa attraverso la quale ho toccato con mano cosa vuol dire essere il punto di riferimento per un’intera cittadinanza, il canale in cui si convogliano speranze, aspettative ed esigenze di persone che ogni giorno esprimono le proprie istanze.

Ho sempre tenuto fede alle parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha definito i primi cittadini “le sentinelle dei territori”, una frase che ritengo racchiuda il senso più profondo del mio ufficio.

Contemporaneamente, nel 2014 sono stato eletto Presidente della Provincia di Frosinone, riconfermato poi nel 2018. Un ruolo differente per alcuni aspetti da quello di sindaco, ma certamente con un leit motiv di fondo: amministrare un territorio coordinando e ascoltando più voci, spesso in contrasto, ma sempre espressioni di una cittadinanza eterogenea che esige risposte. La nomina a presidente della Provincia è avvenuta in un passaggio storico per questa istituzione: la legge 56/2014, meglio conosciuta come Legge Delrio, che ha riformato il ruolo delle Province, svuotandole in parte delle funzioni che la stessa Carta Costituzionale le affidava.

In moltissimi ritenevano che, in questo contesto, il presidente dovesse essere solo un commissario liquidatore, ma ho sempre rifiutato e smentito questa visione perché convinto della crucialità del ruolo delle Province come punto di raccordo tra i cittadini, gli amministratori locali e lo stato centrale. 

Ho lavorato affinché si restituisse la giusta dignità che spetta alla Provincia di Frosinone, portando il suo nome in tutta Italia come un vero esempio da seguire per quanto riguarda progetti, pianificazione e iniziative.

In questo quadro e grazie ad un lavoro costante assieme alle mie amministrazioni, ho raggiunto un ulteriore traguardo: la presidenza di Upi Lazio e la nomina nel direttivo di Upi nazionale. Una vera soddisfazione e l’occasione per avere una voce del territorio in un contesto più ampio.

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